Gran parte dei bambini tibetani in esilio segnalati a Yeshe Norbu fuggono dal Tibet per beneficiare del proprio diritto all’istruzione (universalmente riconosciuto) e, in particolare, del diritto ad apprendere, nella propria lingua, la loro storia, religione e cultura.
Nel Tibet occupato la grande maggioranza dei bambini tibetani può frequentare una scuola solo per qualche anno. In seguito sono costretti ad abbandonarla a causa delle tasse scolastiche troppo elevate, della discriminazione a favore di allievi cinesi o semplicemente perché non sono in grado di seguire le lezioni in lingua cinese.
Secondo numerose testimonianze, agli studenti tibetani è vietato l’accesso a scuole migliori o istituti superiori perché i posti disponibili sono riservati ad alunni cinesi oppure provenienti da famiglie tibetane che collaborano con il governo di Pechino.
La Convenzione dei Diritti del Bambino riconosce che lo scopo dell’educazione è di sviluppare le proprie idee o percezioni. Ai bambini tibetani è invece vietato, a scuola, indossare i vestiti tradizionali, osservare le festività del loro paese e, talvolta, anche mangiare il cibo tipico.
Spesso a scuola viene implicitamente insegnato che il popolo tibetano è inferiore a quello cinese e che le tradizioni tibetane sono arretrate e nocive. Inoltre gli studenti vengono costantemente indottrinati sulla grandezza dei leader comunisti cinesi.
La peculairità di Yeshe Norbu, nella conduzione delle adozioni, è che l'Associazione ha deciso di non gestire le comunicazioni tra figlio adottato e genitore adottivo e interviene solo in caso di necessità.
Per cui i genitori adottivi potranno comunicare direttamente, senza intermediari e a loro discrezione, con i loro bambini tibetani. Ci sembra una peculiarità degna di nota e che ci distingue nell'infinito panorama del sostegno a distanza.
A seguito di quanto detto, infatti, numerose persone sono andate in India o in Nepal per conoscere i loro "figli adottivi" e vedere direttamente le condizioni in cui vivono, e molti, da semplici adottanti, sono diventati sostenitori attivi dell’Associazione e collaborano all’organizzazione delle sue iniziative.